Rooms

“ROOMS” Sembra un’eternità fa, a pensarci oggi, mentre respiriamo l’aria di mare e ci scottiamo la pelle sotto al sole.

Sembra passata una vita intera, da quando i metri quadri del nostro appartamento – e del giardino, per i più fortunati – erano l’unico spazio concesso per muoverci.

Assaporare le immagini di Tonia Erbino oggi, con in bocca la dolcezza di una libertà appena ritrovata, dopo i lunghi mesi di lockdown, è un’esperienza che gratifica e sconvolge allo stesso tempo.

Le grandi campiture di colore pastoso dominate dalla frescura dell’ombra, le finestre bianche per la luce violenta, le forme squadrate che compongono gli interni come la schermata di un Tetris: questi appartamenti sono non-luoghi, privati dello scorrere del tempo e riempiti di un eterno senso di attesa.

Gli inquilini di queste rooms sembrano non abitarle, ma semplicemente apparirvi. Non corpi, ma anime, di colore bianco, i cui contorni scuri si perdono nell’incontro con le pareti di sfondo. L’artista dipinge storie comuni, brevi scorci di un racconto che abbiamo vissuto tutti e di cui conosciamo il finale: le porte si apriranno e la libertà tornerà a sedurci e coccolarci, come queste opere d’arte.

L’audacia è una qualità fondamentale per un artista, perché alimenta la scintilla del genio che lo spinge ad andare oltre: Tonia Erbino, nel suo oltre, ha incontrato il regista Roberto Esposito e ne è nata una collaborazione, il video dal titolo “Rooms”.

Un’opera che nasce dall’opera: i soggetti di Tonia prendono vita e i singoli istanti, che il suo pennello aveva precedentemente immortalato sulla tela, ora si dilatano in una serie di fotogrammi, arrivando a comporre brevi racconti esistenziali.

Un sottofondo accompagna le immagini, ma non è musica. Sono suoni “alieni”, ovvero ci riconducono a quello status di alienazione che ancora ci accompagna, dopo la pausa forzata, nella lenta riconquista del quotidiano.

Pierre Bonaretti
Storico dell’Arte e Art sharer

“ROOMS” Sembra un’eternità fa, a pensarci oggi, mentre respiriamo l’aria di mare e ci scottiamo la pelle sotto al sole.

Sembra passata una vita intera, da quando i metri quadri del nostro appartamento – e del giardino, per i più fortunati – erano l’unico spazio concesso per muoverci.

Assaporare le immagini di Tonia Erbino oggi, con in bocca la dolcezza di una libertà appena ritrovata, dopo i lunghi mesi di lockdown, è un’esperienza che gratifica e sconvolge allo stesso tempo.

Le grandi campiture di colore pastoso dominate dalla frescura dell’ombra, le finestre bianche per la luce violenta, le forme squadrate che compongono gli interni come la schermata di un Tetris: questi appartamenti sono non-luoghi, privati dello scorrere del tempo e riempiti di un eterno senso di attesa.

Gli inquilini di queste rooms sembrano non abitarle, ma semplicemente apparirvi. Non corpi, ma anime, di colore bianco, i cui contorni scuri si perdono nell’incontro con le pareti di sfondo. L’artista dipinge storie comuni, brevi scorci di un racconto che abbiamo vissuto tutti e di cui conosciamo il finale: le porte si apriranno e la libertà tornerà a sedurci e coccolarci, come queste opere d’arte.

L’audacia è una qualità fondamentale per un artista, perché alimenta la scintilla del genio che lo spinge ad andare oltre: Tonia Erbino, nel suo oltre, ha incontrato il regista Roberto Esposito e ne è nata una collaborazione, il video dal titolo “Rooms”.

Un’opera che nasce dall’opera: i soggetti di Tonia prendono vita e i singoli istanti, che il suo pennello aveva precedentemente immortalato sulla tela, ora si dilatano in una serie di fotogrammi, arrivando a comporre brevi racconti esistenziali.

Un sottofondo accompagna le immagini, ma non è musica. Sono suoni “alieni”, ovvero ci riconducono a quello status di alienazione che ancora ci accompagna, dopo la pausa forzata, nella lenta riconquista del quotidiano.

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Storico dell’Arte e Art sharer

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N° 704 nocturne :: caleidoscopio Friburgo – Ein Austauschprojekt mit Italien Vernissage :: 16.09.2022, 19°° UhrBegrüßung :: Michael OttProf. Andrea Del GuercioEinführung :: Dr. Antje LechleiterKuratoren :: Prof. Andrea Del

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